Tirocini retribuiti, percorsi di formazione gratuiti e iniziative di autoimprenditorialità. Sono già al lavoro i giovani partecipanti a “OrientaMenti: orientarsi a partire da sé”, progetto sperimentale di accompagnamento personalizzato al lavoro promosso da Fondazione Perugia in collaborazione con le diocesi di Gubbio e Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e con l’Arpal-Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro.
Il progetto è nato in risposta alla problematica – molto diffusa nei territori di riferimento delle due diocesi – dei giovani che si ritrovano esclusi dal mercato del lavoro e che, per una serie di ragioni socio-culturali tra loro eterogenee, non riescono ad inserirsi. Da qui la volontà condivisa dalla Fondazione, dalle due diocesi e dall’Arpal di sostenere l’avviamento e il reinserimento occupazionale dei soggetti con maggiori difficoltà, in particolare di coloro che hanno un basso livello di occupabilità e che hanno rinunciato alla ricerca attiva di un lavoro.
I venti partecipanti sono stati individuati attraverso un apposito avviso pubblicato dalla Fondazione Perugia a gennaio 2022 rivolto a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, non occupati né iscritti a corsi di formazione professionale e non inseriti in alcun programma di politica attiva della Regione Umbria.
Contestualmente il gruppo di coordinamento del progetto ha raccolto le adesioni da parte delle imprese e delle associazioni non profit del territorio, che hanno creduto nel progetto. Tra le aziende che hanno dato la propria disponibilità, ne sono state scelte alcune tenendo conto dei settori nei quali i tirocinanti hanno richiesto di operare, settori che spaziano dalla formazione alla didattica per bambini, dalla comunicazione digitale all’informatica, dalla fisioterapia ai servizi chimico-biologici per le aziende, dal turismo alla gestione museale, dal commercio all’ingrosso alla cooperazione sociale.
I percorsi formativi scelti riguardano invece la scrittura, le attività di social media manager e di addetto alle vendite e quella di cuoco.
Un dato particolarmente significativo, sottolineato dal Gruppo di coordinamento, sta nel fatto che in seguito al primo corso di orientamento alcuni candidati hanno rinunciato a partecipare al progetto perché hanno trovato una occupazione, a significare che hanno ricevuto gli stimoli necessari per rimettersi in gioco.
Un altro aspetto peculiare del progetto è rappresentato dalla valutazione d’impatto che verrà effettuata al termine della sua attuazione e, quindi, dalla verifica del raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati.