Questa mattina, in Vico Clausi, nel centro storico di Cosenza, sono stati inaugurati e benedetti i vani di un appartamento di proprietà della diocesi di Cosenza-Bisignano e che accoglierà fino a sei persone senza fissa dimora. L’iniziativa è progettata alla Caritas diocesana, grazie all’associazione di volontariato Casa Nostra, ed è realizzata grazie ai fondi Cei 8xmille. L’appartamento si trova all’interno del cosiddetto Condominio Kantieri Fuoristrada, nato dall’omonimo progetto della Caritas. “Questo condominio un centro di persone, anzi un luogo che mette al centro le persone che trovano in questo luogo accoglienza”, ha affermato don Bruno Di Domenico, direttore dell’organismo diocesano. “In questo momento nel Condominio ci sono sei persone che vivono stati di disagi. Poi abbiamo un altro appartamento con una famiglia ucraina. E poi ci sono altre due persone nell’appartamento all’esterno, senza dimenticare, parlando dell’accoglienza portata avanti dalla diocesi, l’appartamento emergenza abitativa”, ha evidenziato Pino Salerno, direttore di Casa Nostra. Per Salerno, “questo è un fatto concreto di come i fondi 8xmille vengano investiti e distribuiti per la carità, considerando il fatto che non si investe sulle strutture ma sulle persone. Non vogliamo dare case e lavoro, che pure sono diritti importantissimi, ma recuperare persone che hanno bisogno di vivere dignitosamente”. Il Condominio nato in seno alla Caritas diocesana ha già generato alcuni frutti concreti, quale quello di un cittadino che si trovava ristretto in carcere e che non aveva la possibilità di uscire per un’attività sociale perché non c’era una struttura di accoglienza. Grazie a questa esperienza di Kantieri, ricorda Salerno, “ha potuto avviare un percorso di lavoro, riabbracciando la propria figlia, rigenerandosi e ora rifacendosi una vita, pur riconoscendo i propri errori”.
Don Di Domenico, da parte sua, ha riportato “l’orgoglio dell’arcivescovo, mons. Francesco Nolè, per le strutture di carità presenti all’interno dell’Episcopio, da Casa Nostra all’Emporio Solidale”, sottolineando “il lavoro silenzioso e fattivo di quanti a vario titolo, dai giovani del servizio civile ai volontari, alle Suore Missionarie francescane si impegnano nei servizi di carità sorti nell’area”.