La causa della pace in Colombia ha messo insieme, in un momento di grandissima tensione internazionale come quello che stiamo vivendo, gli ambasciatori di Stati Uniti e Russia. È accaduto a Bogotá, su iniziativa del nunzio apostolico, mons. Mariano Montemayor. Lo rivela al Sir il presidente della Commissione per il chiarimento della verità (Cev), il gesuita Francisco De Roux, mentre a poco più di una settimana dalla presentazione del rapporto della Commissione, fa il punto sulla sul suo impatto nel mondo sociale e politico (oggi sarà la volta della presentazione ai vescovi, riuniti in assemblea). “Non l’ho detto finora a nessun organo d’informazione. Il giorno dopo la presentazione del rapporto della Cev, il 29 giugno, il nunzio Montemayor, in qualità di Decano del corpo diplomatico di tutti gli ambasciatori in Colombia, ha convocato tutti gli ambasciatori presenti in Colombia per parlare con me e con tutti i membri incaricati del Cev. Papa Francesco, attraverso la convocazione del nunzio Montemayor, è riuscito a far incontrare in nunziatura gli ambasciatori di Usa e Russia, per impegnarsi a favore della pace in Colombia. Un messaggio di unione dei popoli a favore della pace, considerato che il nuovo presidente Petro sostiene le raccomandazioni del Cev da noi formulate e si è impegnato direttamente a favore della riconciliazione”.
Commenta Cristiano Morsolin, esperto di diritti umani, che ha collaborato nella raccolta delle dichiarazioni di padre De Roux: “Questa rivelazione in esclusiva rivela la grande portata dell’incontro, facilitato da Papa Francesco, attraverso nunzio Montemayor, dello storico incontro degli ambasciatori Usa e Russia. In questo periodo di gravi contrapposizioni su scala planetaria, c’è un impegno comune di fronte alle raccomandazioni del rapporto finale della Cev, per contribuire alla costruzione della pace in Colombia”.