Solidarietà: Borgiani (Fondazione Auxilium Genova), “la realtà di povertà, esclusione e marginalità è dura da debellare”

La Fondazione Auxilium di Genova ha pubblicato il bilancio sociale del 2021 anno nel quale è stato celebrato il 90° della fondazione essendo nata a Genova nel 1931 come Opera di assistenza ai “bisognosi”. “È stato un anno di memoria, ma soprattutto un tempo per riflettere e scrutare nuovi orizzonti”, si legge sul sito web. I responsabili della Fondazione ricordano che “abbiamo imparato che dobbiamo lavorare ‘insieme’ per cambiare la storia, o almeno provarci”. Infatti, “ancora una volta in tempo di bilanci ci diciamo che o mettiamo davvero al centro le persone, o manteniamo il tacito consenso affinché le disuguaglianze siano una parte sostanziale e necessaria della storia e nel permettere che il nostro mondo malato e senza senso giri a vuoto nell’universo continuando a privilegiare categorie, conflitti e diversità, squilibri, ‘inequità’ a fronte di zero diritti, zero giustizia, zero fraternità”. Nonostante il tempo passato – ha affermato Luigi Borgiani, direttore di Fondazione Auxilium – “siamo alle solite minestre. Cambia la storia, cresce il progresso si guarda allo sviluppo sostenibile ma la realtà della povertà, dell’esclusione, della marginalità è sempre un fatto acquisito, accettato, quasi scontato e soprattutto dura da debellare nonostante proclami, tentativi e impegno dei più generosi”. Nello specifico, per quanto riguarda gli ospiti seguiti da Auxiulium “si conferma la diminuzione complessiva delle persone conosciute e seguite, trend iniziato nel 2020. La causa va attribuita al blocco dei nuovi inserimenti, che ha inciso ancor più che nell’anno precedente. Le restrizioni legate allo stato di emergenza sanitaria non solo hanno congelato il turn over ma hanno richiesto la riduzione dei posti per garantire adeguato distanziamento sociale e il rallentamento dei nuovi ingressi”. Per quanto riguarda la nazionalità, il 56% è rappresentato da stranieri, il restante 44% da italiani. Sul fronte della cittadinanza, “la Nigeria è la nazione con il più alto numero di presenze, legate ai percorsi migratori. Situazione resa ancora più complessa dall’elevato numero di vittime di tratta, ospiti nelle strutture della rete anti tratta di cui Auxilium è capofila”. Per le fasce d’età, quasi il 50% è rappresentato da persone tra i 26 e i 60 anni. La stragrande maggioranza delle persone seguita è celibe/nubile (57%) o separata/divorziata (26%). Per quanto riguarda il livello di istruzione “si osserva un aumento del livello di istruzione. Resta prevalente la bassa scolarizzazione ma il numero dei laureati supera quello degli analfabeti. Si conferma purtroppo che l’istruzione fatica a svolgere il ruolo di ascensore sociale, almeno per chi si trova in una situazione di povertà urbana estrema”.

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