Inizia oggi Bergamo Festival, la manifestazione culturale promossa da diocesi di Bergamo e Fondazione Adriano Bernareggi. L’iniziativa, in corso fino al 3 luglio, affronterà il tema: “Destini incrociati. Le sorti della democrazia e il futuro del pianeta”. Il complesso monumentale di Astino si conferma il cuore degli incontri di Bergamo Festival che si svolgeranno all’aperto negli spazi del Monastero.
La kermesse domani, sabato 2 luglio, alle 18, presenta l’incontro con Edoardo Novelli, professore di Comunicazione politica e Sociologia dei media all’Università Roma 3, dal titolo: “Talk Wars: la comunicazione politica in tempi di pandemia e di guerra”; lo intervista Giulio Brotti, giornalista de L’Eco di Bergamo. Dalle “tribune elettorali” dei primi anni Sessanta a oggi, si legge in una nota del Festival, “la televisione ha registrato, come un sismografo, le trasformazioni del modo di intendere e di praticare la politica in Italia. In epoca recente, ci si interroga su quali novità abbiano apportato la pandemia di Covid-19 e la guerra in Ucraina nei dibattiti televisivi e se i talk show possano ‘fare del bene’ alla democrazia e alla società civile, favorendo un confronto di idee, o contribuiscano invece fatalmente a uno scivolamento verso una politica-spettacolo rivolta solo a un pubblico di spettatori-tifosi”.
In serata alle 21, è in arrivo al Festival un ospite internazionale: lo scrittore spagnolo Manuel Vilas, poeta e narratore, protagonista dell’incontro: “Raccontare mondi. La parola tra realtà e finzione”. “Manuel Vilas – sottolinea la nota – è uno dei maggiori autori spagnoli viventi: poeta e narratore, ha all’attivo numerosi saggi e romanzi, tra cui l’acclamato ‘In tutto c’è stata bellezza’ (Guanda, 2018). Con una prosa vivida e luminosa, Vilas si addentra con meraviglia nell’esperienza umana, proponendo al lettore immagini dal sapore quasi spirituale, ma mai avulse dalla realtà. Una realtà che, nei suoi contorni più grotteschi, nelle sue idiosincrasie capitaliste e politiche, viene riportata all’essenza delle cose, all’ironia intrinseca a tutte le tragedie del mondo. Vilas conosce nel profondo i meccanismi della parola e dell’arte del racconto, attraverso i quali costruisce mondi in bilico tra realtà e finzione”. Intervistano lo scrittore Corrado Benigni, presidente di Bergamo Festival, e Gigi Riva, scrittore ed editorialista de “L’Espresso”.