Oggi la Commissione ha adottato proposte, definite “pionieristiche” per ripristinare gli ecosistemi danneggiati e “riportare la natura in tutta Europa, dai terreni agricoli e i mari alle foreste e agli ambienti urbani”. La Commissione propone inoltre di ridurre del 50% l’uso e il rischio dei pesticidi chimici entro il 2030. Queste proposte legislative, che fanno seguito alle strategie “Biodiversità” e “Dal produttore al consumatore”, contribuiranno, nelle intenzioni dell’esecutivo, “a garantire la resilienza e la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare nell’Ue e nel mondo”.
La proposta concernente un atto normativo sul ripristino della natura è ritenuta “un passo fondamentale per evitare il collasso degli ecosistemi e prevenire i peggiori impatti dei cambiamenti climatici e della perdita di biodiversità”. Il ripristino delle zone umide, dei fiumi, delle foreste, dei pascoli, degli ecosistemi marini, degli ambienti urbani e delle specie che ospitano “rappresenta un investimento essenziale ed efficace sotto il profilo dei costi per la nostra sicurezza alimentare, la resilienza climatica, la salute e il benessere di tutti i cittadini”. Analogamente, le nuove norme sui pesticidi chimici “ridurranno l’impronta ambientale del sistema alimentare dell’Ue, proteggeranno la salute e il benessere dei cittadini e dei lavoratori agricoli e contribuiranno ad attenuare le perdite economiche che stiamo già subendo a causa del degrado del suolo e della perdita di impollinatori dovuti ai pesticidi”.
Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, ha dichiarato: “Gli esseri umani dipendono dalla natura: per l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo; per la vita stessa. Anche la nostra economia dipende dalla natura. Le crisi del clima e della biodiversità minacciano le fondamenta stesse della nostra vita sulla Terra. Stiamo facendo progressi nell’affrontare la crisi climatica e oggi aggiungiamo due atti normativi che rappresentano un enorme passo avanti per affrontare l’incombente ecocidio. Quando ripristiniamo la natura, le consentiamo di continuare a fornire aria, acqua e cibo puliti e di proteggerci dagli impatti peggiori della crisi climatica”. Infine: “Anche la riduzione dell’uso dei pesticidi contribuisce al ripristino della natura e protegge gli esseri umani che lavorano con queste sostanze chimiche”.