La cultura come bene comune del Mediterraneo, collocata al cuore della Nuova agenda per il Mediterraneo e l’Unione europea; il sostegno dell’educazione a una cultura di pace e solidarietà, che promuova la diversità culturale e linguistica esaltando i valori del nostro patrimonio culturale comune basati su secoli di storia e cultura condivisa; un più efficace contrasto al traffico illegale di beni culturali e alla distruzione intenzionale del patrimonio culturale. Sono alcuni punti della Dichiarazione conclusiva della Conferenza dei ministri della Cultura dei Paesi del Mediterraneo che ha visto a Napoli la partecipazione di 40 delegazioni provenienti da 25 Paesi con 42 relatori da tutto il mondo e 74 delegati. Il documento, approvato all’unanimità, sottolinea il ruolo della cultura come sostegno di società ed economie prospere, inclusive e sostenibili; auspica una nuova stagione di cooperazione culturale, strategica e permanente, per ripristinare le relazioni culturali internazionali nella regione euro-mediterranea; riconosce l’importanza della cultura per l’azione per il clima, il sostegno alla mobilità e allo scambio di talenti. Oggi, insomma, si è aperto un percorso denominato “Iniziativa di Napoli” che sosterrà la cooperazione culturale nella regione in modo più strategico e duraturo attraverso l’istituzione della capitale della cultura del Mediterraneo con cadenza regolare, da realizzare nell’ambito dell’Unione europea e dell’Unione del Mediterraneo.