“Rischio colpi di calore per 4,5 milioni di anziani over 80 alle prese con il balzo delle temperature oltre i 35 gradi e vere e proprie bolle di aria torrida e afa nelle città dove le aree dominate da cemento e asfalto sono più estese”. È quanto emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento alla situazione meteo in Italia, con un clima sempre più tropicale i cui effetti negativi si fanno sentire in particolare sulle fasce più fragili della popolazione.
“Rischi accentuati dagli sbalzi di temperatura sempre più frequenti con la diffusione dei climatizzatori in abitazioni e negozi per rinfrescare gli ambienti in una continua altalena dal caldo al freddo e viceversa che – sottolinea Uecoop – può arrivare anche ai 10 gradi di differenza fra spazi all’aperto e interni”. Per questo, suggerisce Uecoop, “è consigliabile evitare di uscire nelle ore più calde, evitare di restare sotto il soffio diretto dei condizionatori, idratarsi il più possibile e consumare pasti leggeri con molta frutta e verdura”.
Ad avere i problemi maggiori “sono proprio i grandi anziani fra i più esposti ai colpi di calore visto che – evidenzia Uecoop – hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente, manifestano con maggiore facilità i sintomi dell’ipertermia e hanno una più alta vulnerabilità alle malattie respiratorie. Senza dimenticare il fatto che gli anziani hanno in genere una minore percezione del bisogno di bere per idratarsi soprattutto con le alte temperature estive”.