La piaga della droga permane in Europa e causa una serie infinita di problemi correlati; la produzione di droghe sintetiche è in aumento nei Paesi Ue. Sono due delle conclusioni cui giunge la Relazione europea sulla droga 2022, che sarà pubblicata domani dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Sarà la commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, a illustrare i risultati, assieme a Franz Pietsch, presidente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea con sede a Lisbona, e Alexis Goosdeel, direttore dell’Agenzia. Lo European Drug Report 2022 descrive le tendenze e gli sviluppi riguardanti l’offerta e il consumo di droga, nonché la politica e le risposte in materia di droga nell’Unione europea. Vi si legge che “la disponibilità e l’uso dei farmaci restano a livelli elevati in tutta l’Unione. I prodotti a base di cannabis rimangono la sostanza più consumata e la produzione di altre droghe sintetiche in Europa è in aumento”. Il rapporto conclude inoltre che “l’uso di droghe è collegato a un’ampia gamma di problemi sanitari e sociali urgenti, come problemi di salute mentale e autolesionismo, senzatetto e criminalità giovanile”. Per contrastare il traffico di droga il 25 maggio la Commissione ha proposto nuove norme sul recupero e la confisca dei beni. La proposta mira a “rafforzare le capacità delle autorità nazionali di rintracciare, congelare, gestire e confiscare i profitti illeciti garantendo che tali i profitti non vengono reinvestiti in attività criminali. Poiché la criminalità organizzata legata alla droga è la forma di criminalità più redditizia”, la proposta intende privare i criminali della loro principale fonte di reddito.