Nella giornata conclusiva a palazzo Antici Mattei di Roma, il convegno “La storia del cattolicesimo contemporaneo e le memorie del cinema e dell’audiovisivo”, ha affrontato l’ultimo panel nel quale si è parlato de “Gli archivi sul cattolicesimo tra conservazione e trattamento del film e del patrimonio non filmico” e in conclusione c’è stata la presentazione del progetto “Archivi di cinema e cultura cattolica”. Per la sessione dedicata agli archivi, presieduta da Raffaella Perin dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sono intervenuti Simona Ferrantin (Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI – Isacem), Sergio Palagiano (Archivio Arsi-Archivum Romanum Societatis Iesu), Paolo Simoni (Home Movies-Archivio nazionale del film di famiglia), Elena Testa (Archivio nazionale cinema impresa di Ivrea), Maddalena Peschiera (Archivio Fabbrica del duomo di Milano), Chiaretta Zanzucchi e Adriana Avellaneda (Archivio generale Movimento Focolari). Ultimo atto del convegno è stata la presentazione del progetto “Archivi di cinema e cultura cattolica”, per la quale si sono ascoltate le voci di Gianluca della Maggiore (Università telematica internazionale Uninettuno, direttore Centro Cast), Patrizia Severi e Andrea Pepe (Cast Uninettuno), Gabriele Bacile (archivio Ospedale pediatrico Bambino Gesù), Valentina Campanella (Archivio storico generale della Società San Paolo) e Giovanni Bruno e Antonella Pagliarulo (Regesta.exe). “Le discussioni di questi giorni confermano il lavoro che stiamo facendo con il Cast”, le parole di della Maggiore nel discorso conclusivo durante il quale ha ricordato l’importanza di lavorare assieme, cercando punti di convergenza e linee guida che aiutino il dialogo ed il confronto. Nello stesso tempo è stato lanciato il nuovo portale di archivi di cinema e cultura cattolica che lo stesso direttore del Cast si augura possa funzionare nel tempo come un aggregatore di materiale audiovisivo cattolico. “Sarebbe fantastico riuscire a raccogliere in un’unica porta di accesso diverse collezioni audiovisive, valorizzandole anche dove esse stanno”, ha aggiunto Gianluca della Maggiore che vede nel portale un’opportunità per la nascita di nuovi progetti di ricerca e valorizzazione di quelli già conclusi, guardando però all’implementazione di un ambiente multipolare che non si limiti ad una libreria destinata ad un futuro breve, ma che abbia un respiro più ampio ed intercetti un pubblico non solo tecnico di ricercatori.