“Il progetto di vita di una persona con disabilità riguarda tutti e riguarda il nostro fare rete”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, nel saluto di apertura del convegno sulla disabilità, “Noi non loro”, che si volge oggi e domani a Roma. “Istituzioni, diocesi, movimenti, associazioni e congregazioni – ha continuato – sono tenute a interagire, confrontarsi, ascoltarsi e come dice il Papa ‘collaborare armonicamente’, per il bene di tutti e di tutta la società perché nessuno deve rimanere senza risposte che generino vita. Diamo corpo a quello che il Santo Padre ha definito ‘efficace sinergia, capace di incidere a fondo sulla società”. Citando il Pontefice, mons. Russo ha richiamato la necessità di far partecipare le persone con disabilità alla vita sociale, considerata un’azione necessaria, che pretende però un cambio di mentalità. Il segretario della Cei ha riportato in particolare le parole del Papa, nel suo discorso tenuto in occasione dell’ultima giornata mondiale dell’autismo: “Un aspetto essenziale – dice Francesco – della cultura dell’inclusione è la possibilità per le persone con disabilità di partecipare attivamente. Non chiuderle in delle mura che non permetta loro di partecipare. Metterle al centro vuol dire, oltre che abbattere le barriere fisiche, anche far sì che possano prendere parte alle iniziative della comunità civile ed ecclesiale dando il loro contributo”.