Rafforzare l’impegno contro le infiltrazioni criminali nell’economia e tutelare più efficacemente il sistema d’impresa. Questo il principale obiettivo del nuovo protocollo di legalità sottoscritto oggi al Viminale dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
“Un protocollo antimafia che, in un momento come quello attuale, con i fondi del Pnrr in arrivo, comporta impegno e senso di responsabilità da parte di tutti”, ha commentato Lamorgese, ribadendo la necessità di “lavorare insieme secondo i principi di legalità che vanno a incidere sullo sviluppo del Paese”. “La mafia si sconfigge andando a verificare il percorso del denaro: l’obiettivo è schermarlo dalle organizzazioni criminali”, ha rilevato la titolare del Viminale, aggiungendo che “il ministero ha introdotto da tempo il ‘rating di legalità’, un sistema premiale nei confronti delle aziende che seguono determinate regole, agevolando anche l’accesso al credito con le banche”. Per Lamorgese, “il protocollo, siglato oggi, consentirà alle imprese di accedere alla banca dati antimafia del Viminale, che prima era possibile solo per gli operatori pubblici, e rappresenta un tassello concreto per ridare un senso di legalità alle imprese contribuendo ulteriormente allo sviluppo del nostro Paese per la realizzazione dei progetti legati al Pnrr”.
Secondo Bonomi, “la firma del protocollo di oggi è un’azione molto concreta sulla prevenzione per quelli che sono gli effetti devastanti della criminalità organizzata, che minaccia il buon governo delle imprese e il Paese. Oggi diamo un esempio di grande responsabilità e partnership pubblico-privato che è fondamentale per il futuro del Paese”.