“Il nostro debito con Aparecida” è il titolo di un documento pubblicato dal Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), con l’obiettivo di tracciare un bilancio di Aparecida a 15 anni dalla celebrazione della V Conferenza generale dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi,
Lo scritto inizia ricordando i tre mandati dell’Assemblea ordinaria del 2019 all’attuale Presidenza: completare la nuova sede, rinnovare e ristrutturare l’istituzione e celebrare la VI Conferenza generale dell’Episcopato latinoamericano e dei Caraibi.
Riguardo alla VI Conferenza, come è stato più volte ricordato, Papa Francesco non ha ritenuto opportuna una sua celebrazione, perché Aparecida non si era ancora pienamente incarnato nella Chiesa latinoamericana e caraibica. In alternativa proponeva l’organizzazione di un’Assemblea ecclesiale, cosa effettivamente accaduta. Ma ha lasciato libero l’organismo ecclesiale di riconoscere e approfondire quegli aspetti della Conferenza di Aparecida che si considerano non ancora realizzati. Ecco, dunque, il motivo di questa pubblicazione, strettamente connessa alle sfide e agli orientamenti pastorali dell’Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi, celebrata lo scorso novembre.
Nel documento, si sottolinea che Aparecida richiama a confermare, nei nuovi contesti, l’opzione preferenziale per i poveri, e invita a una vera e propria “conversione pastorale”, attraverso una Chiesa “in uscita permanente”. Nel testo si ricordano alcune difficoltà e sfide da vincere, tra cui quella del clericalismo, ma anche nuovi stili e pratiche, tra cui l’attenzione data alla Casa comune, sulla scia del magistero di Papa Francesco.
Si richiama anche l’esigenza di una Chiesa in atteggiamento di dialogo, più attenta al protagonismo delle donne e al riconoscimento delle minoranze. E a un’attenzione alla politica e alla formazione di laici impegnati nella cosa pubblica per superare una polarizzazione che indebolisce la democrazia.