“Il più grande diritto è quello della pace, non si ragioni soltanto sulla logica delle armi”. E’ l’appello lanciato dal card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, rispondendo alle domande giornalisti, durante la conferenza stampa di chiusura dell’Assemblea generale dei vescovi italiani. “Tutte le cose che vanno nella direzione del dialogo, per forza sono auspicabili”, ha spiegato il cardinale rispondendo ad una domanda sulla guerra in Ucraina. “C’è il piano di pace dell’Italia”, ha proseguito, rallegrandosi del fatto “che ci sia” e augurandosi “che si crei un consenso, che sia il più possibile europeo, che non si ragioni soltanto sulla logica delle armi, che si debba trovare una soluzione diplomatica, con la collaborazione di tutti”. “Di accoglienza e di solidarietà ce n’è tanta – ha affermato il presidente della Cei – ma non possiamo abituarci alla guerra, perché la guerra è una tragedia, oltre che uno scandalo per i cristiani, perché quella in Ucraina è una guerra tra cristiani”. “E’ una grande sfida per tutti: la Chiesa e i giovani ne saranno protagonisti”, ha detto Zuppi, citando l’esperienza in atto a Bologna, dove in occasione della festa della Madonna di San Luca “la scelta è stata quella della pace”, con il parroco della comunità ucraino-cattolica e quello della parrocchia russa insieme fianco a fianco.