Nell’ambito del trentesimo anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio, a Rimini il Gruppo Nuove Frontiere e la parrocchia di San Gaudenzo organizzano la “Serata della legalità”, un’iniziativa “nel segno di Falcone e Borsellino”, che proprio in quei drammatici eventi persero la vita. Giunto alla 19esima edizione, l’evento si terrà questa sera, venerdì 27 maggio, alle ore 21, nella Sala don Pippo della parrocchia di San Gaudenzo a Rimini (piazza Mazzini, 20). L’ingresso è libero ed è richiesto l’uso della mascherina Ffp2.
Al centro dell’iniziativa il dibattito sul tema “Le infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna: perché anche il nostro territorio di Daniele Paci, sostituto procuratore della Repubblica presso la Dda di Ancona, intervistato da Eugenio Cetro, già magistrato presso il Tribunale di Rimini. A moderare l’incontro è Maurizio Ghinelli.
La strage di Capaci, l’attentato compiuto da Cosa Nostra il 23 maggio 1992 utilizzando cariche esplosive di potenza pari a 500 kg di tritolo, portò alla morte del magistrato antimafia Giovanni Falcone, oltre alla moglie e a tre uomini della scorta che viaggiavano con lui. Appena due mesi dopo, il 19 luglio 1992, fu ucciso anche Paolo Borsellino, l’altro giudice simbolo della lotta alla mafia, attraverso la detonazione di un’autobomba in via d’Amelio a Palermo, che uccise anche cinque agenti della scorta.