Mcl: Bucarest, seminario di studi europei. Di Matteo “costruire intorno alle persone prospettive di vita culturali e sociali”

(Foto pagina Facebook dell'Ambasciata d'Italia in Romania)

(Bucarest) Il processo d’integrazione e la crescita delle povertà nella stagione del Covid-19 e della guerra in Ucraina sono stati al centro di un seminario internazionale di studi europei organizzato a Bucarest, in Romania, dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl). L’evento, durato due giorni, è stato aperto lunedì 16 maggio, con gli interventi del presidente Mcl Antonio Di Matteo, dell’ambasciatore d’Italia in Romania Alfredo Maria Durante Mangoni e del co-presidente Eza Piergiorgio Sciacqua. All’evento hanno contributo poi rappresentanti del mondo della politica e del lavoro da Italia, Bulgaria, Ungheria, Romania, Moldova, Albania, Croazia, i quali hanno parlato del dialogo sociale, dell’indifferenza e della partecipazione in tempi critici, del processo di integrazione delle giovani generazioni, delle difficoltà per le imprese e del ruolo delle organizzazioni dei lavoratori nel processo di integrazione. La guerra in Ucraina e le preoccupazioni dei Paesi che confinano con essa sono stati all’attenzione di tutti. “Sono state evidenziate molte criticità, sia rispetto alle scelte politiche di singoli Paesi, ma anche alla debolezza politica dell’Unione europea in senso stretto. Ma è prevalso sopratutto un grande senso di responsabilità e una grande determinazione a perseguire la strada che abbiamo intrapreso: quella della costruzione di un’Europa dei popoli, non delle nazioni”, spiega al Sir Antonio Di Matteo. “Al centro c’è la persona – aggiunge – e quindi dovremmo costruire intorno alle persone prospettive di vita, culturali, sociali, di realizzazione, di occupazione”.

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