Dopo decenni di abbandono e di degrado, venerdì 20 maggio, la chiesa di San Vincenzo Martire a Tivoli verrà nuovamente aperta al culto. Grazie a un contributo economico derivante dall’8 per mille alla Chiesa Cattolica e a un lascito testamentario del canonico don Mario Renna, la diocesi di Tivoli ha potuto ripristinare questo antico e significativo luogo di culto che per anni, da quando cioè il tetto crollò su se stesso lesionando anche la facciata principale, è rimasto sotto una gabbia di impalcature. Questa ferita nel centro della città non poteva rimanere tale e così grazie all’impegno del vescovo Mauro Parmeggiani e degli Uffici di Curia preposti si sono trovati i fondi necessari per il recupero architettonico ed artistico del luogo sacro abbandonato dagli inizi degli anni ’80.
La chiesa è fortemente legata alla storia cristiana della comunità tiburtina e al culto di san Vincenzo – martirizzato e sepolto nel territorio intorno a Tivoli – e di santa Sinforosa, che per evitare le persecuzioni dell’imperatore Adriano di cui sarebbe stata vittima si rifugiò in una cisterna romana sotto l’odierna chiesa, come affermato dal Martirologio del Cardinale Baronio. Lo stile è romanico.
I lavori, iniziati nel 2019, hanno visto il completo rifacimento del tetto, il rinforzo delle pareti esterne della chiesa, la ricostruzione di una volta a crociera crollata all’interno, il ripristino dell’impianto elettrico ed il restauro di un affresco raffigurante santa Sinforosa e della pala d’altare in parte riscoperta dietro un muro in mattoncini.
Venerdì 20 maggio, alle 17.30, con la Messa, mons. Parmeggiani riaprirà al culto la chiesa. La celebrazione e la riapertura della chiesa saranno inserite nell’ambito delle Giornate di valorizzazione dei beni culturali promosse dalla Conferenza episcopale italiana sul tema: “Visioni di comunità”.
La chiesa sarà utilizzata anche per incontri culturali, di dialogo sul rapporto fede-cultura, fede e mondo, nonché per incontri di formazione cristiana per gli abitanti dell’antica Tibur.
Sabato 21 maggio, dalle 10 alle 13, e dalle 16 alle 19, la chiesa rimarrà aperta con la possibilità di riscoprire i luoghi restaurati e visitare una piccola mostra di documenti sulla storia dell’edificio sacro.