È stata presentata oggi, a Sarajevo, la neocostituita “Associazione delle imprese italiane in Bosnia-Erzegovina”, alla presenza di rappresentanti istituzionali del Paese, di operatori economici e di una delegazione dell’Ue. Come ha spiegato in apertura dei lavori l’Ambasciatore italiano, Marco Di Ruzza – cui lo statuto dell’Associazione attribuisce le funzioni di presidente onorario – l’idea di creare un progetto aggregativo delle imprese italiane nel Paese sulla base di un modello camerale si pone al servizio dell’ulteriore consolidamento dei rapporti economici tra i due Paesi. Questi attraversano una fase di particolare dinamismo, certificata dal fatto che l’Italia è diventata nel 2021 il primo Paese fornitore della BiH, scavalcando la Germania, e secondo partner commerciale assoluto. L’associazione, è stato spiegato, nasce con un approccio aperto ed inclusivo, rivolgendosi alle numerose imprese italiane che operano sul mercato bosniaco-erzegovese ma anche ai loro partner locali (“un’associazione di imprese italiane, non solo di imprenditori italiani”). L’Italia evidenzia infatti sul territorio una vasta ed articolata rete di aziende, che si sono duttilmente insediate in diversi settori produttivi – finanziario, metallurgico, chimico, abbigliamento e calzature, lavorazione del legno – o attraverso investimenti diretti o tramite la costituzione di joint ventures con partner locali. A dimostrazione dell’importanza di tale tessuto imprenditoriale, i posti di lavoro creati dalle aziende italiane in loco – come sottolineato durante la conferenza dall’Agenzia Ice di Sarajevo – sono più di 10.000. Fra le Autorità locali che hanno presenziato, il ministro dell’Economia del Cantone di Sarajevo, Adnan Delic, che ha accolto con particolare favore la nascita dell’associazione, specie alla luce del suo impegno a favorire l’afflusso di nuovi investimenti sul territorio cantonale attraverso agevolazioni normative attualmente in fase di avanzata predisposizione. In particolare, egli ha ricordato come, accanto alle filiere tradizionali dell’investimento estero in Bosnia Erzegovina, si stiano aprendo nell’area di Sarajevo interessanti prospettive per il settore della tecnologia dell’informazione. Presidente della neonata Associazione è stato nominato uno dei quattro soci fondatori, Giuseppe Franchi, titolare della ditta Bosancar, con sede a Bosanka Krupa, leader nella produzione di cabine e carrozzerie per macchine agricole e industriali. A Franchi l’ambasciatore Di Ruzza ha consegnato l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitagli dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.