Riprende, in Romania, l’annuale pellegrinaggio dei malati al santuario mariano di Cacica, dopo gli anni di sospensione a causa della pandemia da coronavirus. Collegato alla festa della Beata Vergine Maria di Fatima, il pellegrinaggio si svolgerà il 13 maggio ed è organizzato dalla diocesi di Iași, in collaborazione con la Caritas di Iași e i frati francescani minori conventuali che gestiscono il santuario. Il punto forte della giornata sarà la messa presieduta da mons. Iosif Păuleț, vescovo di Iași, seguita dall’adorazione del Santissimo Sacramento e la benedizione dei malati. E al pellegrinaggio sono stati invitati non solo i malati, ma anche coloro che li assistono. “Con la loro presenza e missione, i medici, gli infermieri, il personale sanitario ausiliare e i volontari sono chiamati ad essere strumenti vivi e attivi dell’opera di Dio nei confronti dei sofferenti e dei malati”, afferma in un messaggio don Mihai Galaţanu, responsabile dell’ufficio per la pastorale sanitaria della diocesi di Iași. La chiesa di Cacica, situata nella contea di Suceava, nel nord del Paese, è diventata santuario nazionale nel 1997 e dichiarata basilica minore nel 2000, da Giovanni Paolo II. Il santuario custodisce un’antica replica dell’icona della Madonna Nera di Częstochowa, portata in Romania all’inizio del XIX secolo, venerata dai cattolici romeni e considerata miracolosa. Il pellegrinaggio si svolge senza restrizioni pandemiche, dato il basso tasso di incidenza dei contagi.