“Siamo profondamente grati al Santo Padre per il messaggio per la seconda Giornata mondiale dei Nonni e degli Anziani che oggi ci ha donato”. Lo dice Edoardo Patriarca, presidente nazionale dell’Associazione nazionale Lavoratori Anziani (Anla). “Il Papa da anni ormai si è reso conto della necessità di parlare degli anziani non solo agli anziani ma anche alla società tutta”, ha aggiunto. Patriarca ha ricordato le riflessioni che Papa Francesco tiene sugli anziani durante le udienze generali recenti. “Numerosi sono i temi da approfondire nell’ambito del messaggio, una guida per la riflessione che ci accompagnerà nel nostro vivere quotidiano da lavoratori anziani che desiderano mettere esperienza, saggezza, morale e valori personali alla costruzione del bene comune che altro non è che la vita dei nostri figli e dei nostri nipoti”.
Il presidente Patriarca si sofferma in particolare su due aspetti toccati da Papa Francesco: “In queste difficili giornate che il mondo sta attraversando, che riportano alla mente di noi più anziani ricordi ormai rimossi, ci colpisce il riferimento alla ‘rivoluzione della tenerezza’. Il Papa ci sprona a mettere al servizio delle nostre generazioni prima di tutto il nostro modo di essere sensibili e indifesi di fronte alla vita che corre senza fare sconti a nessuno, proprio come testimonianza. Nel dialogo con le giovani generazioni si costruisce il futuro del mondo, nel passaggio del testimone fra le generazioni si pongono le basi per una società più giusta, equilibrata, dove nessuno possa sentirsi escluso”. Infine, Patriarca ribadisce che “il Papa affida a noi più anziani questo compito perché per attuarlo ci vogliono risorse spirituali, mitezza, serenità, saggezza degli anni e noi più anziani dobbiamo avere il coraggio di essere deboli, rivelando allora la nostra forza”.