L’Unione europea della salute oggi fa un passo avanti con la nascita dello “spazio europeo dei dati sanitari (Ehds)” lanciato oggi dalla Commissione europea. Questo nuovo strumento, spiega una nota da Bruxelles, permetterà alle persone di “controllare e utilizzare i propri dati sanitari sia nel proprio Paese che in altri Stati membri”, aprirà un “mercato unico dei servizi e dei prodotti digitali in campo sanitario” e darà “un quadro normativo coerente, affidabile ed efficiente per l’utilizzo dei dati sanitari nelle attività di ricerca, innovazione, elaborazione delle politiche e regolamentazione”, nel rispetto dei dati di privacy. Per la commissaria per la salute Stella Kyriakides, si tratta di “un cambio di paradigma fondamentale”, un “passo avanti storico verso la sanità digitale”, in cui al centro di tutto sono i cittadini che potranno ottenere “migliori cure sanitarie in tutta l’Ue”. I dati dei cittadini, fortemente tutelati, saranno però “un vero tesoro per gli scienziati, gli innovatori e i decisori politici al lavoro sulle prossime terapie salvavita”. Gli Stati membri dovranno provvedere affinché le anamnesi, le ricette elettroniche, i referti di diagnostica per immagini e i materiali di supporto, i referti di laboratorio e le note di dimissione siano rilasciati ed accettati in un formato comune europeo, interoperabile e sicuro.