Nell’ambito della quinta Giornata nazionale della riconciliazione, istituita dalla Conferenza episcopale colombiana (Cec) in seguito alla visita di Papa Francesco del 2017 per il 3 maggio, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce, i vescovi hanno inviato un messaggio al popolo colombiano esortando: “Con impegno e preghiera, si mantenga l’impegno a essere artigiani del perdono, della riconciliazione e della pace”.
Attraverso questa Giornata, scrive la presidenza della Cec (il presidente, mons. Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá; il vicepresidente, mons. Omar Alberto Sánchez Cubillos, arcivescovo di Popayán; il segretario generale, mons. Luis Manuel Alí Herrera, vescovo ausiliare di Bogotá), “celebriamo i passi che, come società colombiana, abbiamo compiuto nella costruzione della riconciliazione e della pace” ma al tempo stesso resta la sfida, rivolta a ciascuno, di “confidare in quel passo in più che si può intraprendere in questo cammino che ci porta a riconoscere la centralità liberatrice che la verità comporta”.
I vescovi colombiani, nel messaggio, evocano le parole di Papa Francesco, durante la sua visita a Villavicencio, l’8 settembre 2017: “Cari colombiani, non abbiate paura di chiedere e offrire perdono. Non resistete alla riconciliazione, per avvicinarvi, ritrovarvi come fratelli e vincere le inimicizie. È tempo di curare le ferite, di costruire ponti, di appianare le differenze. È tempo di disattivare l’odio, di rinunciare alla vendetta e di aprirsi a una convivenza basata sulla giustizia, sulla verità e sulla creazione di una vera cultura dell’incontro fraterno”. Parole che, secondo la Chiesa colombiana, sono ancora oggi un punto di riferimento.
Per la Giornata del 3 maggio la Conferenza episcopale colombiana ha elaborato un apposito sussidio, che sarà utilizzato in tutto il Paese.