“Il dialogo interreligioso è elemento prezioso per la pace e la convivenza tra i popoli”: lo ha affermato il Presidente Sergio Mattarella rispondendo a una domanda postagli da un componente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Il prossimo 2 maggio, infatti, il CdE ospiterà una giornata di lavoro sul tema del dialogo interculturale e interreligioso a favore della pace e della tutela dei diritti. Mattarella ha citato due esempi: il documento sulla “Fratellanza umana”, firmato nel febbraio 2019 da Papa Francesco e il grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, e l’incontro interreligioso tenutosi a Roma lo scorso ottobre. Il Presidente ha indicato il valore del dialogo al fine di “ragionare insieme per le migliori sorti dell’umanità”. Dialogo intessuto per il “rispetto dei diritti umani, di ogni idea, dei credenti e dei non credenti”, e inteso anche a superare ogni radicalismo. “L’Italia”, ha aggiunto, Paese che distingue i piani dello Stato con quello delle fedi religiose, “riconosce alle fedi religiose un importante contributo sul piano civile”.
Nelle risposte alle domande dei deputati del CdE Mattarella ha inoltre affrontato il tema della libertà di stampa, ricordando anche i giornalisti che stanno morendo in Ucraina, definendoli “testimoni di verità”.