Sono 150 gli alunni romeni che partecipano, tra il 25 aprile e il 1° maggio, all’undicesima edizione dell’Olimpiade nazionale di religione cattolica ospitata a Iași, nel nord-est della Romania. L’evento, al quale partecipano allievi romano-cattolici e greco-cattolici di ginnasio e liceo, si svolge sotto il patrocinio del ministero romeno dell’istruzione e include un concorso sulla religione, per gli alunni di ginnasio e liceo, e uno sulle discipline teologiche, per gli studenti dei licei teologici. I vincitori saranno pochi, ma “Dio premia tutti”, ha incoraggiato mons. Iosif Păuleț, vescovo di Iași, in un messaggio rivolto ai partecipanti. E ha aggiunto: “La religione aiuta a diventare persone di fiducia per la Chiesa, per il Paese, e a influire in modo positivo nella società”. Proibito dopo la chiusura delle scuole cattoliche, nel 1948, e l’instaurazione della dittatura comunista, l’insegnamento della religione cattolica è stato ripreso nelle scuole della Romania dopo 1990, all’inizio con l’aiuto dei sacerdoti e più tardi anche con insegnanti laici. Dopo un primo concorso tra varie contee nel 2009, nel 2010 è stata organizzata la prima edizione dell’Olimpiade nazionale. Inoltre, in Romania è organizzata anche un’Olimpiade di religione cattolica per gli alunni romeni di lingua ungherese. All’edizione di quest’anno, ospitata a Târgu Mureș, tra il 20 e il 22 aprile, hanno preso parte 156 allievi di lingua ungherese e slovacca dalle diocesi di Oradea, Satu-Mare e Timișoara, e dall’arcidiocesi di Alba-Iulia.