“La congiuntura storica che viviamo, lo scontro di interessi e di ideologie che scuotono l’umanità in preda a un incredibile infantilismo, restituiscono al Mediterraneo una responsabilità capitale: definire di nuovo le norme di una Misura dove l’uomo lasciato al delirio e alla smisuratezza possa riconoscersi”. Sono parole di Giorgio La Pira, pronunciate il 19 febbraio 1960. A citarle è stato il Papa, che rivolgendosi alle autorità e al Corpo diplomatico, dal palazzo del Gran Maestro a Malta, ha ricordato che “più di sessant’anni fa, a un mondo minacciato dalla distruzione, dove a dettare legge erano le contrapposizioni ideologiche e la ferrea logica degli schieramenti, dal bacino mediterraneo si levò una voce controcorrente, che all’esaltazione della propria parte oppose un sussulto profetico in nome della fraternità universale”. Quelle di La Pira, per Francesco, “sono parole attuali, possiamo ripeterle perché hanno una grande attualità: quanto ci serve una ‘misura umana’ davanti all’aggressività infantile e distruttiva che ci minaccia, di fronte al rischio di una ‘guerra fredda allargata’ che può soffocare la vita di interi popoli e generazioni!”. “Quell’infantilismo, purtroppo, non è sparito”, la denuncia del Papa: “Riemerge prepotentemente nelle seduzioni dell’autocrazia, nei nuovi imperialismi, nell’aggressività diffusa, nell’incapacità di gettare ponti e di partire dai più poveri”. “Oggi è tanto difficile pensare con la logica della pace: siamo abituati a pensare con la logica della guerra, ha aggiunto a braccio: “Da qui comincia a soffiare il vento gelido della guerra, che anche stavolta è stato alimentato negli anni”.