Nel periodo 21-27 marzo si registra un lieve aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale, pari a 806 per 100mila abitanti, rispetto alla settimana precedente (784 per 100mila abitanti). Lo rileva il Report dell’Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, contenente i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia, relativi al suddetto periodo, aggiornati al 30 marzo.
Nel periodo 9-22 marzo, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,24 (range 1,14-1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero invece cala lievemente: Rt=1,03 (1,00-1,05) al 22 marzo vs Rt=1,08 (1,05-1,11) al 15 marzo.
Aumenta lievemente il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva situandosi al 5,1% (487/9.466) al giorno 29 marzo rispetto al 4,8% (455/9.471) al 22 marzo. Il numero assoluto di persone ricoverate in terapia intensiva aumenta, passando da 455 a 487. Il tasso di occupazione in aree mediche Covid-19 a livello nazionale è in lieve aumento: era al 15% lo scorso 29 marzo contro il 13,8% del 22.
Quattro Regioni/Province autonome sono classificate a rischio alto a causa di molteplici allerte di resilienza. Dodici Regioni/Province autonome sono classificate a rischio moderato, di cui una ad alta probabilità di progressione a rischio alto; le restanti sono classificate a rischio basso.
“L’elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto soprattutto clinico dell’epidemia”, il commento degli esperti.