Quest’anno, il mese sacro islamico del Ramadan inizia la sera di sabato 2 aprile, e si sovrappone in parte alle ultime settimane della Quaresima, il tempo penitenziale che nella calendario liturgico di Chiese e comunità ecclesiali precede la solennità cristiana della Pasqua, festa della Resurrezione di Cristo. Il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, in un messaggio augurale inviato al presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi e rivolto a tutti i connazionali islamici, per l’inizio del Ramadan, mette in risalto tale coincidenza, invitando tutti, cristiani e musulmani, a far tesoro di tale circostanza e vivere insieme questi “tempi forti” segnati nelle rispettive tradizioni spirituali dalle pie pratiche del digiuno, della preghiera e dell’elemosina. I periodi penitenziali – ha sottolineato Papa Tawadros nel suo messaggio ripreso da Fides – sono sempre “tempi benedetti” di guarigione nella vita spirituale di chi, toccando il proprio limite e la propria fragilità creaturale soprattutto attraverso la pratica del digiuno, può riconoscere che tutta la propria vita spirituale e materiale dipende dai doni gratuiti della misericordia di Dio. Negli ultimi giorni, i media egiziani danno risalto a fatti e situazioni in cui il tempo del Ramadan viene vissuto come occasione di condivisione e prossimità spirituale e materiale tra musulmani e cristiani.