Mons. Stanisław Gądecki ha condiviso con Papa Francesco “la valutazione della situazione attuale formulata dai vescovi della Polonia durante la recente plenaria” e ha “presentato un’ampia panoramica delle azioni intraprese dalla Chiesa polacca subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina”, recita il comunicato emesso dall’ufficio stampa della Conferenza episcopale polacca al termine dell’odierna udienza speciale di 45 minuti concessa dal Pontefice al presidente dei vescovi della Polonia. Nel corso dell’incontro mons. Gądecki ha parlato, inoltre, “degli sforzi volti ad intensificare le azioni congiunte da parte dei cristiani delle diverse Chiese per raggiungere una pace giusta”. Nel comunicato vengono altresì elencati i messaggi inviati dal presidente dei vescovi polacchi all’episcopato cattolico e alle Chiese ortodosse in Russia e in Ucraina, nonché una sua lettera personale al patriarca di Mosca Kirill. Mons. Gądecki ha informato il Pontefice del suo incontro con il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I, previsto per martedì 29 marzo a Varsavia. Il presidente dell’episcopato polacco ha anche parlato al Pontefice delle numerose “iniziative di aiuto ai migliaia di profughi dall’Ucraina che si trovano sul territorio della Polonia, e delle azioni volte a sostegno di coloro che nonostante le attività belliche in corso sono rimasti nel proprio Paese”. Mons. Gądecki ha sottolineato infine l’importanza della vasta mobilitazione “dal basso” e dell’impegno delle parrocchie su tutto il territorio della Polonia che “a livello locale provvedono a fornire ai rifugiati beni di prima necessità, posti per dormire, possibilità di trasporto, cure mediche e psicologiche, sostegno legale, possibilità di continuare l’educazione dei giovani nonché tutti gli altri aiuti a seconda delle necessità correnti”.