Un incontro con il teologo don Paolo Carrara e il confronto con il relatore, il giorno seguente le presentazioni delle relazioni sulle prospettive pastorali elaborate dalle otto commissioni, il dibattito sui loro contenuti e la votazione finale, che ha espresso un placet di massima a tutti i testi, aprendo le porte alla terza fase dei lavori. Continua così il cammino sinodale della diocesi di Savona-Noli. Questo l’andamento della quarta sessione assembleare del Sinodo diocesano, svoltasi il 25 e 26 marzo nella consueta sede dell’Istituto “Rossello”. Alle due giornate hanno partecipato oltre 60 persone.
L’incontro si è aperto con l’atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, presieduto dal vescovo Marino nella cattedrale Nostra Signora Assunta. I sinodali che hanno potuto partecipare si sono poi associati agli altri che hanno raggiunto direttamente la sede dell’assemblea. Ha aperto i lavori la relazione di don Paolo Carrara, docente di Teologia pastorale nel Seminario di Bergamo, invitato dal vescovo, accogliendo la richiesta di molti sinodali di riservare la serata all’ascolto di una voce significativa del panorama ecclesiale italiano.
L’intervento in videoconferenza di don Carrara si è sviluppato su tre punti: la misericordia come forma della Chiesa (missione), l’Eucaristia nel giorno del Signore (i soggetti), il dialogo con la cultura (i confini). Con abbondanza di citazioni dal magistero del Concilio Ecumenico Vaticano II e di Papa Francesco il teologo ha anzitutto delineato i contorni dell’azione missionaria, paradigma di ogni opera della Chiesa, chiamata a “mettersi sul terreno dell’altro, perché non è più scontata la credibilità della Chiesa e delle sue pratiche”. “Quando favoriamo l’incontro delle persone con il nucleo incandescente del Vangelo lasciamo operare lo Spirito e ne abbiamo comunque un beneficio, anche se non riscontrabile in termini immediati”, ha detto ancora don Carrara.