“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio, ed oggi – solennità dell’Annunciazione, giorno natale di Venezia – ci vogliamo unire in particolare alla preghiera del Santo Padre Francesco e al suo atto di affidamento e consacrazione della Russia e dell’Ucraina al tuo Cuore Immacolato”. Così il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nell’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria compiuto al termine della messa di oggi, 25 marzo, celebrata presso la basilica cattedrale di San Marco in occasione dell’Annunciazione e del dies natalis della città lagunare.
“Madre dei popoli, tu conosci i cuori, le gioie e le sofferenze, le inquietudini e le aspirazioni di tutti, le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono oggi il nostro mondo – ha proseguito Moraglia –. Accogli il nostro grido e la nostra preghiera che invoca la fine di ogni atto di violenza e di guerra e Ti chiediamo, imploranti, di ottenere per tutti dal tuo Figlio l’aumento della fede, il dono del perdono, della riconciliazione, della pace. Soccorri chi è ferito nel corpo e nello spirito, sostieni chi è profugo ed ogni persona bisognosa, accogli i morti nella pace del cielo. Illumina e ispira i governanti e chi ha oggi potere di intervento perché tacciano le armi della guerra e tornino in campo gli strumenti e le ragioni della politica, della sana diplomazia e della concordia tra i popoli e le nazioni”. “Sotto la tua protezione – ha concluso Moraglia – cerchiamo rifugio, santa Madre di Dio: il Tuo Cuore Immacolato sia rifugio e speranza e, allora, dopo i giorni della guerra e della prova, vedremo sorgere l’umanità rinnovata che riconosce Dio e lo ama. Così sia”.
Oggi pomeriggio, alle 17, secondo quanto indicato dalla Santa Sede, il patriarca compirà nuovamente l’atto di Consacrazione con la preghiera composta da Papa Francesco e simultaneamente alla sua celebrazione in Roma, presso l’altare della Nicopeia in basilica cattedrale di San Marco.