“In tutto 22 anni, oltre 250 puntate. ‘Don Matteo’ è un grande marchio, che è stato sempre esplorato e innovato. Nel corso delle stagioni della serie ci sono state evoluzioni nella scrittura con coraggio”. È il commento di Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction, in occasione della conferenza stampa di presentazione di “Don Matteo 13” – in onda su Rai Uno da giovedì 31 marzo –, aggiungendo anche che la serie è in decisa crescita anche sulla piattaforma online, nelle visualizzazioni su RaiPlay (si parla di +50%).
A tracciare un bilancio di “Don Matteo” sono intervenuti anche i produttori Lux Vide (la società nelle ultime settimane si è unita al gruppo Freemantle). “La serie da quando è partita nel gennaio del 2000 – ha sottolineato Matilde Bernabei – è stata una vera scommessa; non pesavamo di raggiungere ben 13 stagioni. ‘Don Matteo’ da subito è stato un prodotto molto richiesto anche all’estero, sia come format da riadattare sia come serie già realizzata. Tra i Paesi in cui è stato programmato si ricordano Stati Uniti, Olanda e soprattutto Polonia, dove a oggi rappresenta ancora il più grande successo”.
Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide, ha ribadito: “Dietro ‘Don Matteo’ ci sono 25 anni di storia, di storia del Paese. Filo rosso che lega il successo della serie Tv è di certo l’amicizia. In primis con Terence Hill, cui si deve molto, e in generale con il cast artistico e tecnico tutto”. Il produttore ha richiamato il lavoro di Mario Ruggeri nella scrittura, che è lavora alla serie da 10 stagioni. Il concept di “Don Matteo” si deve al regista Enrico Oldoini.
Protagonisti del successo delle ultime stagioni di “Don Matteo” sono gli attori Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico, rispettivamente il capitano Anna Olivieri e il pm Marco Nardi. I due hanno preferito non svelare molto dei loro personaggi, sull’evoluzione della storia al bivio tra amore e amicizia, ma hanno raccontato un curioso dietro le quinte relativo alla fortunata partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo. “Il nostro pezzo musicale – ha indicato la Giannetta, che a Sanremo era co-conduttrice nella quarta serata – è nato proprio sul set di ‘Don Matteo’. Con Maurizio abbiamo provato continuamente nelle pause, coinvolgendo il cast e la troupe. Loro sono stati il nostro primo pubblico, loro ci hanno aiutato a capire quando il pezzo funzionava, con le risate, e quando invece andava rivisto”.