“In questa tragedia della guerra che sta colpendo l’umanità e ci è molto vicina, anche fisicamente, la Chiesa italiana, la comunità cristiana che è in Italia, si è subito data da fare per poter soccorre le popolazioni che stanno scappando dall’Ucraina”. Sono queste le parole di mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei che, raggiunto dal Sir, ha sottolineato l’importanza dell’azione coordinata portata avanti fin dal primo momento, in particolare da Caritas italiana, per accogliere in modo ordinato e consapevole le persone che fuggono dall’Ucraina ed arrivano in Italia. “C’è un’azione che prevede assistenza e contributo in favore delle nazioni di confine con l’Ucraina che stanno accogliendo molte persone che scappano dalle loro case. La maggior parte di queste sappiamo che desidera rimanere ai confini della propria terra con la speranza di poter tronare il prima possibile nelle proprie case, sperando che questa guerra finisca in tempi brevi”. Nel suo intervento il segretario generale della Cei evidenzia l’importanza del dialogo e del confronto con istituzioni ed enti, in modo da gestire la situazione in base all’evoluzione della stessa. “Ci sono già state tante iniziative di preghiera, alcune nate spontaneamente, altre organizzate dalle comunità diocesane”, aggiunge mons. Russo rilanciando la partecipazione al momento di preghiera speciale che avverrà oggi pomeriggio alle 17 nella basilica di San Pietro, “c’è l’adesione piena a questo momento straordinario che rappresenta la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russa e dell’Ucraina, che ci vedrà in comunione con tutta la Chiesa ed in particolare con Papa Francesco che sta facendo un’opera straordinaria e instancabile per favorire la pace affinché cessino tutte le guerre”.