In Ucraina “niente è al sicuro dagli attacchi e nulla è sacro. Scuole, asili, orfanotrofi, ospedali di maternità, sistemi idrici, centrali elettriche, teatri. Ora ordigni inesplosi e mine disseminano le comunità dove i bambini giocavano e andavano a scuola. Decine di bambini sono stati uccisi e feriti. Al 21 marzo, l’Ohcr poteva verificare 64 bambini vittime – e questo numero è destinato a crescere”. Lo ha detto Catherine Russell, direttore generale dell’Unicef, parlando al World economic forum. “All’interno dell’Ucraina, i bambini e le loro famiglie si nascondono negli scantinati e si rifugiano nelle stazioni ferroviarie – ha ricordato -. Milioni di bambini hanno scarso o nessun accesso all’acqua potabile, o a servizi igienico-sanitari adeguati. Milioni di bambini hanno lasciato la scuola. L’insicurezza alimentare sta crescendo. Anche se il cibo è disponibile, non è sicuro uscire a comprarlo. E può essere anche iniziata la primavera, ma in Ucraina fa ancora molto freddo”. L’Unicef è presente in Ucraina e “stanno facendo un lavoro veramente eroico”, in “un ambiente operativo molto difficile. L’accesso umanitario è limitato con linee del fronte che cambiano rapidamente, rendendo molto difficile la consegna di forniture e servizi di base”. Al 17 marzo hanno inviato 85 camion con 858 tonnellate di aiuti di emergenza per sostenere i bambini e le famiglie in Ucraina e nei Paesi vicini. la settimana scorsa hanno consegnato forniture in tutta l’Ucraina alle città di Kiev, Charkiv, Dnipro e Sumy. Si tratta di “forniture chirurgiche e concentratori di ossigeno, attrezzature ostetriche e kit di ostetricia, kit di maternità, di igiene familiare, pannolini e disinfettanti, dignity kit per ragazze e donne in età mestruale, acqua in bottiglia, coperte, vestiti invernali. Circa 34 di questi camion sono già in Ucraina e altri sono in arrivo”. Fuori dall’Ucraina, “la metà dei 3 milioni di persone che sono stati costretti a fuggire dall’Ucraina sono bambini. Stimiamo che 55 bambini fuggano dall’Ucraina ogni minuto – cioè quasi 1 bambino ogni secondo”. “La minaccia della tratta è reale e crescente – avverte -, specialmente per i bambini che sono stati separati dalle loro famiglie”. Unicef e Unhcr stanno perciò allestendo spazi sicuri per donne e bambini ai valichi di frontiera e nei centri di accoglienza e transito in tutti i Paesi vicini.