“Come milioni di persone in Europa e nel mondo, siamo profondamente turbati e rattristati dal terrore della guerra che ha devastato la vita e distrutto edifici in Ucraina nelle ultime tre settimane. Chiediamo un cessate il fuoco immediato e la fine del bombardamento implacabile che ha intrappolato innumerevoli civili in un incubo di distruzione e ha costretto milioni di altri a lasciare le loro case e famiglie. Temiamo che la crisi umanitaria provocata da questa follia possa ancora accelerare prima di dissiparsi”. Comincia così il messaggio che il primate cattolico di tutta l’Irlanda, l’arcivescovo Eamon Martin, e il primate di tutta l’Irlanda della Chiesa d’Irlanda, l’arcivescovo John McDowell, hanno consegnato oggi alla stampa alla vigilia della festa di San Patrizio, “modello di riconciliazione e di pace” al centro oggi di una conferenza che si è svolta al Market Place Theatre & Arts Center di Armagh. “Facciamo appello attraverso le nostre preghiere in questo giorno di San Patrizio – scrivono i due leader irlandesi – di porre fine a questo massacro e alla polverizzazione delle proprietà, dei corpi e dello spirito del popolo ucraino. Possano tutti i cristiani d’Europa, compreso il patriarca Kirill e la Chiesa ortodossa russa, unirsi negli sforzi spirituali e pratici quotidiani a sostegno del cessate il fuoco, dell’azione umanitaria e dell’immediata deposizione delle armi”. Il messaggio fa poi riferimento alle migliaia di rifugiati che arrivano in Irlanda: “Preghiamo affinché la nostra terra di accoglienza continui a offrire un compassionevole sollievo alle nostre sorelle e ai nostri fratelli nel momento del bisogno”.