“Abbiamo sperato tutti fino all’ultimo che le nubi tossiche e mortifere della guerra non si elevassero sulla nostra Europa, ma la forza oscura e torbida del male, che insidia il cuore dell’essere umano, ha ancora una volta avuto la meglio”. Lo dichiara dom Donato Ogliari, abate e ordinario di Montecassino, alla luce dell’invasione russa in Ucraina. “I tragici eventi che si stanno consumando in Ucraina, al di là del giusto sdegno che provocano in tutti coloro che amano la giustizia, la libertà e l’autodeterminazione dei popoli, potrebbero farci scivolare in una facile retorica della pace. E tuttavia quest’ultima è un bene troppo prezioso perché noi rimaniamo indifferenti”.
Dall’abati l’invito affinché “la nostra coscienza” si senta spronata a “un impegno maggiore, sia nel far sentire la nostra voce presso le istituzioni preposte sia nell’optare per parole e gesti di pace all’interno delle relazioni che intrecciamo con gli altri, mostrando nei fatti quanto la pace e la concordia ci stiano a cuore”.
L’abate indica il senso della accensione della Fiaccola benedettina “Pro Pace et Europa Una” avvenuta oggi a Norcia alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’interno della basilica di San Benedetto di cui è stata avviata la ricostruzione. “San Benedetto, da insigne maestro di vita quale è, ci delinea un cammino che, alla luce del Vangelo, ci induce a cercare con tutte le nostre forze quel che unisce e non quel che divide, quel che accresce lo spirito di reciproco rispetto, di convivenza armoniosa, solidale e fraterna. Tutto questo è racchiuso nella storia di Montecassino, che dalla violenza della distruzione è sempre rinata attraverso concreti propositi di pace”. Ai credenti, infine, un appello: a loro “va ricordata la potenza della preghiera affinché Dio, datore di ogni bene, converta i propositi di male che assediano il cuore degli uomini in propositi di pace”.