Diocesi: mons. Toso (Faenza), “la testimonianza di san Pier Damiani ci indica che solo Cristo è la bussola per orientarsi”

“In un tempo in cui la Chiesa era lacerata da vizi, scandali finanziari, scontri politici San Pier Damiani non ha mai smesso di annunciare, con le parole e le azioni, al momento opportuno e non opportuno, la Parola di salvezza del Vangelo. La testimonianza e l’annuncio del Santo possono essere così sintetizzati: solo Cristo è la bussola per orientarsi e per agire nel mondo, soprattutto quando il mondo dimostra di non avere alcuna bussola”. Lo ha detto il vescovo di Faenza, mons. Mario Toso, in occasione del 950° anniversario della morte di san Pier Damiani. In questa ricorrenza, il corpo del santo è stato traslato dalla cattedrale di Faenza alla chiesa di Santa Maria Vecchia, luogo della sua morte.
Qui il 21 febbraio si è celebrata la messa presieduta dal vescovo, alla quale sono stati presenti i partecipanti al cammino sinodale. “Guardando a Cristo, Parola definitiva di Dio per l’uomo, che possiamo celebrare con più verità la figura spirituale di San Pier Damiani, grande testimone dell’amore a Cristo e alla Chiesa – ha aggiunto il presule -. Eremita, amante della solitudine e del raccoglimento, quando la Chiesa lo ha chiamato, ha obbedito ed è sceso dall’eremo per dire ai suoi contemporanei, fossero essi vescovi, abati, presbiteri, laici, che il centro della vita e della storia è Cristo crocifisso e risorto. Egli è il fondamento della Chiesa, la pietra angolare su cui si costruisce la comunione tra noi e il Padre, il Corpo di Cristo, composto da molte membra, unificate da un unico Spirito. Senza Cristo risorto la Chiesa cade in rovina. È nulla”.

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