Papa Francesco: udienza, “assieme alle migrazioni la vecchiaia è tra le questioni più urgenti”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Assieme alle migrazioni, la vecchiaia è tra le questioni più urgenti che la famiglia umana è chiamata ad affrontare in questo tempo”. Ne è convinto il Papa, che ha iniziato oggi, in Aula Paolo VI, un nuovo ciclo di catechesi sul senso della vecchiaia. “Mai siamo stati così numerosi nella storia umana”, ha sottolineato Francesco, secondo il quale “il rischio di essere scartati è ancora più frequente”, perché “gli anziani sono visti spesso come un peso”. “Nella drammatica prima fase della pandemia sono stati loro a pagare il prezzo più alto”, ha fatto notare il Papa: “Erano già la parte più debole e trascurata: non li guardavamo troppo da vivi, non li abbiamo neppure visti morire”. “Ho trovato questa Carta per i diritti degli anziani e i doveri della comunità, editata dai governi non dalla  Chiesa, è una cosa laica”, ha aggiunto a braccio: “è buona, è interessante, per conoscere che gli anziani hanno dei diritti. Farà bene leggerla”. “Non si tratta solo di un cambiamento quantitativo”, il monito di Francesco: “è in gioco l’unità delle età della vita: ossia, il reale punto di riferimento per la comprensione e l’apprezzamento della vita umana nella sua interezza”. “C’è amicizia, c’è alleanza fra le diverse età della vita o prevalgono la separazione e lo scarto?”, si è chiesto il Papa: “Tutti viviamo in un presente dove convivono bambini, giovani, adulti e anziani. Però è cambiata la proporzione: la longevità è diventata di massa e, in ampie regioni del mondo, l’infanzia è distribuita a piccole dosi. Abbiamo parlato sull’inverno demografico, pure. Uno squilibrio che ha tante conseguenze”.

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