“Condividiamo quanto espresso dal ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento alla Conference promossa dal Consiglio d’Europa sull’equità dell’accesso al diritto alla salute: diritto che, ha ricordato il ministro, deve essere universale ed è uno strumento per espandere i diritti umani”. Così il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, in merito alle parole pronunciate da Speranza nell’ambito dell’incontro “Social Resilience and Health Equity: a human right prospective for better resilience and preparedness”, che rientra nel calendario degli eventi programmatici della Presidenza italiana (novembre 2021-maggio 2022) del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Tra gli organizzatori, l’Istituto superiore di sanità e i ministeri della Salute, degli Affari esteri e del Lavoro.
Nel richiamare la Dichiarazione universale dei diritti umani, sottoscritta il 10 dicembre 1948 dall’Assemblea delle Nazioni Unite e che si apre agli articoli 1 e 2 con il riconoscimento della libertà e uguaglianza di tutti gli esseri umani, il presidente Fnomceo ha spiegato che la Federazione è impegnata, a livello nazionale e internazionale, a garantire l’uguaglianza di tutti gli individui nell’accesso alle cure e al diritto alla salute. “Sul piano internazionale – ha detto -, sostiene progetti di salute globale e cooperazione, come è stato evidenziato anche lo scorso 20 febbraio in occasione dell’incontro con Emergency. Le disuguaglianze, però, si annidano anche nel nostro Paese, minando i principi di universalità ed equità del nostro Servizio sanitario nazionale. Sono disuguaglianze di salute che hanno origine da quelle economiche, sociali, culturali, geografiche, e che sottraggono anni di vita in buona salute a coloro che si trovano in condizioni più svantaggiate”.