Il presidente della Cei, nell’omelia della messa per l’Ucraina celebrata oggi pomeriggio nella Basilica di Santa Maria in Trastevere: “Mille giorni. In realtà sappiamo che un giorno è già insopportabile, per il suo carico terribile di morte che provoca. Un giorno. Quando muore un uomo è il mondo che muore, perché in quella persona c’è un pezzo unico dell’immagine di Dio. Ne sono passati mille”.
Il Santo Padre, durante l’udienza generale, ha annunciato l’Incontro mondiale dei diritti dei bambini, in programma il 3 febbraio prossimo, e due canonizzazioni nel calendario giubilare: quelle di Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Poi il riferimento ai mille giorni della guerra in Ucraina, con la lettura integrale di una commovente lettera di un un universitario ucraino, davanti alla moglie del presidente Zelensky.
Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea. C’è un grande fermento nelle Chiese in vista di questo anniversario. Il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) organismo ecumenico, con sede a Ginevra che conta 332 chiese membro, ha deciso di designare il 2025 come anno ecumenico speciale. Ci saranno pertanto eventi, incontri, grandi celebrazioni che si svolgeranno tutto l’anno e in diverse regioni del mondo.
Oggi sono 1.000 giorni dall’invasione russa dell’Ucraina. Li ripercorriamo con il nunzio apostolico di Kyiv, mons. Visvaldas Kulbokas. “Certamente – dice – c’è tantissima stanchezza, soprattutto perché si sa che ci sono poche speranze. Quando qualche politico dall’estero afferma: ‘Farò di tutto per fermare la guerra’, l’esperienza ci dice che non è che sia così facile adempiere a queste promesse, perché la realtà è un po’ diversa. Quindi, la gente non si illude più di tanto. Anzi, io ritengo che persino la missione della Chiesa non è quella di rafforzare le illusioni, ma piuttosto di annunciare il Vangelo”.
Un Continente, quello americano, che storicamente è stato “destinatario” della missione, chiamato a rafforzare lo spirito missionario con nuovo slancio, e a 360 gradi. Tappa fondamentale di questo cammino è il Congresso americano missionario (Cam6), che viene vissuto per la sesta volta. Si tratta dell’unico grande appuntamento ecclesiale che vede unite insieme le Chiese di Nordamerica, Centroamerica, Caraibi, Sudamerica.
Al termine della “tre giorni” a San Paolo fuori le mura, il presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale traccia un primo bilancio della Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia. Tra i temi su cui riflettere in vista della prossima Assemblea di marzo, la “conversione” delle strutture, all”insegna di una maggiore “corresponsabilità” tra preti e laici.
“Le attuali generazioni esprimono volontà di agire, di essere autonome, indipendenti, attive nella società, quindi vivono la condizione di marginalità cercando di contrastarla, ma non hanno intorno un ambiente che le aiuta. Le politiche giovanili non riescono a sostenerle, anche perché le risorse sono assai poche e più spesso non vanno a sostegno dei giovani”, evidenzia la sociologa.
La presidente presenta il 44° Convegno nazionale dei Movimenti per la vita, Centri di aiuto alla vita e delle Case di accoglienza in corso da ieri e fino a domani a Mogliano Veneto. Occasione di riflessione, informazione e formazione con esperti in vari campi. Un weekend di incontro e confronto che include anche la convention delle case di accoglienza.
Un abbraccio totale, che non trascura la dimensione spirituale e solidale, alle famiglie che affrontano capitoli drammatici, come la malattia o la morte di un figlio. La Fondazione “Il Cuore in una Goccia”, nata nove anni fa, propone ai genitori le cure scientifiche di altissimo livello, la condivisione e la solidarietà ad altre famiglie che vivono o hanno vissuto lo stesso momento di fragilità.
Il successo elettorale di Donald Trump conferma che l’economia “vissuta”, non quella delle statistiche, è una motivazione sufficiente per indirizzare il consenso o il dissenso. Diventa rabbia quando i benefici vanno a pochi. Chi sta tentando di immaginare le mosse della nuova amministrazione Usa (che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio) prevede l’immediata introduzione, tra gli ordini esecutivi, di dazi all’Europa e alla Cina.
Una vera battaglia, l’impresa del regista-produttore Ridley Scott, che dopo 24 anni e non poche battute d’arresto è riuscito a portare a termine il progetto del sequel di uno dei suoi titoli più amati e apprezzati, “Il gladiatore” (2000), vincitore di 5 Premi Oscar tra cui miglior film. Dal 14 novembre è nelle sale con Eagle Pictures “Il gladiatore II”, che ci riporta nella Roma imperiale circa vent’anni dopo la morte di Massimo Decimo Meridio, seguendo le tribolazioni e le gesta del figlio tenuto segreto, Lucio Vero. In sala con Warner Bros. anche il 42° film diretto da Clint Eastwood, “Giurato numero 2”, con Nicholas Hoult, Toni Collette, J.K. Simmons e Kiefer Sutherland.
Nel 2023 sono stati oltre 2.400 i crimini di odio contro i cristiani in Europa. Lo rivela il Rapporto Oidac/Osce, diffuso oggi, in vista della Giornata internazionale Unesco della tolleranza (16 novembre), che conferma così la tendenza di una diffusa intolleranza e discriminazione che si rivolge anche contro credenti ebrei e musulmani.
“Trovare l’accordo, a qualsiasi costo, per il rilascio dei 101 ostaggi ancora in mano ad Hamas, prima che arrivi l’inverno”. È la richiesta di cinque ex prigionieri israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre dello scorso anno e poi liberati che ieri mattina in Vaticano sono stati ricevuti dal Papa. Nel pomeriggio, invece, l’incontro con la stampa.
“La Chiesa tradisce se stessa se va all’inseguimento delle novità culturali, sociali, così perde sempre, mentre la Chiesa vince perché è più avanti, è in attacco sempre rispetto al mondo”, dice al Sir l’insegnante, saggista e pedagogista italiano, commentando la ricerca del Censis per il cammino sinodale.