Memoria e impegno

Giornata vittime mafie: mons. Galantino, “la Chiesa italiana è vicina ai familiari”

La Chiesa italiana è vicina ai familiari delle vittime innocenti delle mafie. Lo ha ribadito mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, intervenendo il 18 marzo a Locri all’incontro riservato ai familiari delle vittime delle mafie, in occasione della giornata della memoria e dell’impegno, promossa da Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Rai responsabilità sociale, Conferenza episcopale calabra e con il patrocinio del Comune di Locri e sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica. “La mia presenza qui a Locri – ha detto Galantino – ha due motivazioni: innanzitutto, sono venuto per portare personalmente il messaggio di vicinanza di Papa Francesco che più volte ha detto e fatto sentire. E, poi, per dire concretamente la vicinanza di tutta la Chiesa italiana a ciascuno di voi”. Dal vescovo parole d’incoraggiamento ai familiari delle vittime: “Il vostro lutto, il vostro dolore e la vostra sofferenza non possono e non devono restare chiusi nelle vostre case e nella cerchia dei vostri parenti e conoscenti”, ma “portati con grande dignità in pubblico devono costituire e provocare”: in primo luogo, “rimprovero, vergogna e condanna per coloro che questo lutto lo hanno provocato per realizzare i propri piani di sopraffazione malavitosa. Non siete voi a dover rimanere chiusi nel vostro dolore; devono essere loro a nascondersi e a vergognarsi. Lo so, è difficile che nel loro cuore nasca e si sviluppi il senso della riparazione. Ma dobbiamo sperarlo, dobbiamo invocarlo…anche con la preghiera”. E ancora “devono costituire e provocare”: “Richiamo alla responsabilità per quanti amministrano, ai diversi livelli, la cosa pubblica. Incontrando queste persone, devono sentire forte il bisogno di prendere con chiarezza le distanze dal malaffare, devono avvertire forte lo schifo del compromesso e della vicinanza di chi vi ha privato di un affetto – spesso lasciandovi anche senza alcun sostegno economico”.