Comunicazione

Parole O_Stili: Rosina (Toniolo), “la Rete è bella, può essere migliorata ma difficilmente riusciremo a convincere tutti”

“La rete è bella, può essere migliorata. Questo dipende da noi tutti, anche se difficilmente riusciremo a convincere tutti”. Lo ha detto Alessandro Rosina, dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, presentando nel corso di “Parole O_Stili” in svolgimento a Trieste, i dati della ricerca “diffusione, uso, insidie dei social network”. “Lo strumento privilegiato per connettersi è lo smartphone (72,7%)” attraverso cui i giovani condividono “i propri stati d’animo in rete molto più frequentemente di ciò che fanno nell’offline”. Per i giovani, “le critiche ci possono stare” ma “un linguaggio volgare e spinto dà fastidio”. “Il 90% disapprova gli insulti”, ha aggiunto Rosina, evidenziando però che “un 10% le manifestazioni d’odio e disprezzo non le ritene gravi”. “Uno su 4 – ha proseguito – ammette di averne fatto. Mentre circa il 28,2% ritiene il trolling (messaggi provocatori, irritanti, falsi o fuori tema) come un aspetto imprescindibile della rete”. Altri dati riguardano le “fake news”, rispetto alle quali “c’è molto disorientamento e consapevolezza”. Da una parte c’è il 23,9% che condivide le notizie che in base ad una sua valutazione personale ritiene fondate o di interesse, dall’altra c’è il 38,9% che condivide le notizie affidandosi a fonti ufficiali”. Dalla ricerca emergono profili diversi di giovani, non tutti con gli stessi comportamenti. “C’è un 10% di irriducibili che considerano la rete una zona franca, dove si può far di tutto. C’è un 32% di area grigia, persona che riconoscono la presenza di bufale e insulti in rete ma che accettano questa condizione, ritenendo che se qualcosa va fatto non spetta loro intervenire. Infine, fortunatamente, c’è il 58% di maggioranza silenziosa, composta da giovani che pensano che un web migliore è possibile”. “Queste tre categorie hanno bisogno di aiuti distinti, di strumenti diversi”. “La maggioranza silenziosa può essere la migliore alleata del ‘Manifesto’ se si riesce a veicolarlo nei modi giusti”, ha affermato Rosina. “Verso l’area grigia bisogna lavorare per far crescere la consapevolezza rispetto alle conseguenza dei propri comportamenti” mentre per quanto riguarda “gli irriducibili – ha concluso – bisogna cercare di limitare i danni”.