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Giovani: progetto Europe 2038. “Under25 italiani, nove su dieci favorevoli a restare nell’Ue”. Domani convegno a Brescia

“L’89% dei partecipanti all’indagine ha segnalato la volontà che l’Italia resti nell’Unione europea, con una percentuale del 92% tra i giovani adulti dai 19 ai 25 anni”. Lo si legge nella presentazione del convegno che si terrà domani, sabato 18 febbraio (ore 9.30), nella sede dell’Università Cattolica di Brescia. Si tratta di una fase del progetto europeo “Europe 2038” – www.europe2038.eu –, che ha raccolto le opinioni sul futuro dell’Europa di giovani (fascia di età 16-25 anni) di sette Stati europei (Italia, Austria, Spagna, Regno Unito, Germania, Romania, Albania), per inserire le loro indicazioni in una Dichiarazione da presentare al Parlamento europeo. “Fine ultimo del progetto – spiegano gli organizzatori, di sette università – è stato quello di contribuire a creare una comprensione comune e condivisa dell’Unione europea tra i giovani e fornire alle istituzioni, europee e nazionali, indicazioni per possibili politiche a loro favore”. “In generale, i giovani italiani – emerge dall’indagine – condividono i valori di rispetto dei diritti umani, democrazia, giustizia e valorizzazione della diversità a fondamento dell’Ue e si identificano con l’essere europei più dei giovani tedeschi, austriaci e inglesi”.
Tra le preoccupazioni principali che secondo i giovani italiani l’Europa dovrà affrontare nel futuro spiccano il terrorismo (per oltre il 44% dei partecipanti) e la disoccupazione (per il 41%). Tra le priorità per le politiche europee future “compaiono il rispetto e la salvaguardia dei diritti umani (oltre il 48%) e di gruppi specifici (donne 24%, bambini 20%), l’istruzione (48%) e la sicurezza (38%)”. Il responsabile del progetto per l’Italia è Simona Caravita, della Facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica. Il programma di domani prevede la presentazione dei dati della ricerca e una tavola rotonda sulle politiche regionali, nazionali ed europee a favore dei giovani.