Lutto

Santa Sede: morto a 94 anni il cardinale Gilberto Agustoni

È morto ieri, all’età di 94 anni, il cardinale Gilberto Agustoni, prefetto emerito del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Ne dà notizia la Sala Stampa della Santa Sede. Nato a Schaffhausen , nella diocesi di Basel (Svizzera), il 26 luglio 1922 – il padre, nativo del Ticino, si era trasferito nella Svizzera orientale per motivi di servizio, essendo funzionario statale; la madre invece era nativa di una cittadina sulle rive del Lago di Costanza -, ha avuto quattro fratelli e una sorella. Dei fratelli, due sono sacerdoti. Ha frequentato le scuole d’obbligo nella città natale, ma volendo diventare sacerdote, fu accompagnato nel seminario diocesano di Lugano, perché il padre voleva che seguisse l’esempio del fratello Luigi che già era entrato in quel seminario alcuni anni prima. Terminati gli studi liceali, venne inviato a Roma per iniziare  teologia. Fece un anno di propedeutica all’Università S. Tommaso, conseguendo il baccalaureato in filosofia, ma gli eventi bellici consigliarono il vescovo di Lugano, monsignor Angelo Jelmini, a trattenere il suo studente in Svizzera e a fargli proseguire gli studi all’Università di Friburgo, dove ha conseguito la laurea in sacra teologia.  Il 20 aprile 1946 è stato ordinato sacerdote nella cattedrale di Lugano e il vescovo lo nominò vice-assistente generale dell’Azione Cattolica diocesana.

Nel 1950 il cardinale Ottaviani, allora assessore della Congregazione del S. Uffizio, chiese al vescovo di Lugano di inviare a Roma il giovane sacerdote Agustoni, che così entrò al servizio della Santa Sede il 1° luglio 1950. Per completare la sua preparazione nelle scienze teologiche, il card. Ottaviani lo incoraggiò a iniziare gli studi di diritto presso la Pontificia Università del Laterano, studi che concluse con la licenza.  Intanto proseguiva il servizio presso il Dicastero fino a diventare capo ufficio. Durante quegli anni venne nominato anche commissario presso la Congregazione per la Disciplina dei Sacramenti per la trattazione delle cause matrimoniali. Subito dopo il Concilio venne nominato consultore del “Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia”, fungendo in tale veste anche da persona di collegamento tra i due Dicasteri che erano massimamente coinvolti nella difficile e storica impresa del rinnovamento liturgico post-conciliare. In seguito venne nominato consultore della Congregazione per il Culto Divino istituita da Papa Paolo VI.  Nel maggio 1970 passò nelle file della Magistratura ecclesiastica, quale prelato uditore del Tribunale della Rota Romana, presso il quale rimase fino al 18 dicembre 1986, quando il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II lo nominò segretario della Congregazione per il Clero: è stato lo stesso Papa polacco a ordinarlo vescovo il 6 gennaio 1987 .  Mons. Agustoni svolse la sua attività in seno alla Congregazione per il Clero in un momento particolarmente interessante per due avvenimenti di portata ecclesiale. Si stava infatti preparando, e poi si celebrò, nel 1990, il Sinodo generale dei vescovi sulla formazione del clero nelle attuali circostanze, dal quale nacque il documento “Pastores dabo vobis”. In pari tempo era stata costituita dal Papa la Commissione per la redazione del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, presieduta dal cardinale Ratzinger, della quale faceva parte anche il cardinale prefetto della Congregazione per il Clero. La Congregazione era quindi chiamata a dare una collaborazione specifica e al segretario del Dicastero incombeva l’opera di coordinamento di tale collaborazione. Quale segretario della Congregazione per il Clero è stato membro di diritto del Consiglio internazionale per la catechesi.

Mons. Agustoni ha svolto una parte attiva anche nella elaborazione della Costituzione Apostolica Pastor Bonus e del Regolamento della Curia Romana che ne rappresenta in parte la pratica applicazione. Nel maggio 1991 è stato nominato membro del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, rimanendo tuttavia segretario della Congregazione per il Clero. Ma appena un anno dopo, nell’aprile 1992 veniva nominato dal Santo Padre pro-prefetto del medesimo Supremo Tribunale, succedendo al cardinale Achille Silvestrini che era stato chiamato a prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.  Come pro-prefetto del Supremo Tribunale è stato nominato anche pro-presidente della Corte di Cassazione della Città del Vaticano.  Il 29 novembre 1994 viene nominato prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, incarico mantenuto fino al mese di ottobre del 1998. Fu creato cardinale da San Giovanni Paolo II, nel Concistoro del 26 novembre 1994.