Formazione
L’analfabetismo religioso soprattutto nelle giovani generazioni può portare a fenomeni di discriminazioni o addirittura di persecuzione. Un appello perché in Europa si dia “un’attenzione primaria alla formazione” dei giovani è contenuto nel messaggio finale che le Chiese ortodosse e cattoliche di Europa hanno sottoscritto a Parigi al termine del V Forum europeo cattolico-ortodosso dedicato al tema della minaccia del terrorismo in Europa. “È importante – si legge nel messaggio – che gli studenti di tutte le religioni e le credenze possano beneficiare di un’informazione oggettiva sulle grandi religioni, in particolare su quelle presenti nel loro paese. Parallelamente all’insegnamento obbligatorio per tutti, deve essere offerta la possibilità di organizzare alcune ore di catechesi confessionale. I bambini e i giovani devono essere adeguatamente istruiti nella propria religione e, contemporaneamente, essere educati a rispettare la religione degli altri. La scuola non deve essere un luogo di sperimentazione di teorie antropologiche senza fondamento scientifico, come le teorie del genere, o alcune ideologie ecologiste che si spingono fino al transumanesimo”. Nel messaggio, le Chiese deplorano delle forme di laicità che hanno portato “intere generazioni ad una forma di analfabetismo religioso, privando i cittadini delle conoscenze di base necessarie per la comprensione del proprio patrimonio culturale e di quello delle altre tradizioni ispirate alla religione. L’ignoranza dell’importanza del fatto religioso nella cultura umana può portare a fenomeni di discriminazione o persecuzione che risultano inaccettabili nelle nostre società che si vogliono aperte. Il relativismo culturale senza verità né bene morale non deve essere eretto a dogma, perché in realtà conduce alla divisione degli esseri umani”.