Religioni

Incontro di Assisi: Andrea Riccardi (Sant’Egidio), “niente è perduto con il dialogo. Tutto è possibile con la pace”

“Il dialogo svela che la guerra e le incomprensioni non sono invincibili. Niente è perduto con il dialogo. Tutto è possibile con la pace!”. Queste le parole pronunciate da Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, alla cerimonia finale dell’incontro “Sete di pace” promosso a 30 anni dalla Giornata di preghiera per la pace convocata da Papa Giovanni Paolo II nel 1986.  “Ci sono momenti belli, come stasera – ha detto Riccardi -: si vede la pace nel cuore di tante religioni e persone. È consolante per chi ha sete di pace: popoli in guerra, in fuga dalla violenza o dal terrorismo, prigionieri, torturati, madri che vedono soffrire i figli, poveri e impoveriti dalla guerra. Le religioni sono davvero fontane di speranza per chi ha sete di pace”. “Che i leader religiosi si mostrino assieme, invocando la pace, è un’immagine luminosa. Smaschera chi usa il nome di Dio per far la guerra e terrorizzare”. Riccardi ripercorre davanti a Papa Francesco e ai leader religiosi la lunga storia dello Spirito di Assisi in questi 30 anni e ricorda la Siria con il vescovo Mar Gregorios e il vescovo di Aleppo Yazigi di cui ormai da anni non si sa più nulla. “La pace – ha quindi proseguito il fondatore della Sant’Egidio – non è riservata a politici, specialisti, militari: tutti possono essere artigiani di pace con la forza debole della preghiera e del dialogo. Così si sconfiggono i signori della guerra e gli strateghi”. E ha concluso: “Dalle religioni, senza confusione ma senza separazione, può sgorgare un popolo di artigiani di pace. Era il sogno dell’86. Le religioni sono chiamate a maggiore audacia: fuori dagli schemi ereditati dal passato, dalle timidità e dalla rassegnazione. Tutti dobbiamo essere più audaci, perché il mondo ha sete di pace”.