Politica

Portogallo: medici cattolici contro la legalizzazione dell’eutanasia

L’associazione dei Medici cattolici portoghesi (Amcp) ha dichiarato che “approvare l’eutanasia significherebbe introdurre nel Paese una cultura della morte”, giudicando al tempo stesso “incomprensibile un tale dibattito, quando esistono ancora persone in Portogallo che non hanno nemmeno il diritto di poter accedere ad alcun trattamento sanitario”. La presa di posizione dell’Amcp intende rispondere alla recente iniziativa intrapresa da un gruppo di cittadini riunitisi nel movimento denominato “Diritto a morire con dignità”, che ha raccolto le firme necessarie per consentire l’avvio di una discussione sulla legalizzazione dell’eutanasia tra le forze parlamentari. Secondo il presidente dell’organizzazione medica, Carlos Alberto da Rocha, si tratta di “un tentativo d’imposizione di una nuova visione etica basata su un umanesimo laico, radicalmente opposta a quella vissuta consensualmente fino ad oggi nella società portoghese”, capace di apportare “negative conseguenze nella considerazione del ruolo del medico, il quale, in qualunque circostanza, non può e non deve mai dare la morte al malato”.

A parere della responsabile dell’Amcp di Lisbona, è molto importante chiarire i concetti e non nascondere ciò che si propone mediante la nuova iniziativa: “Noi siamo favorevoli a una morte assistita, ovvero all’accompagnamento del malato nelle sue situazioni di sofferenza; con la legalizzazione dell’eutanasia si pretende invece che i medici acconsentano alla morte dietro richiesta dei malati stessi, ma ciò risulta contrario sia all’etica medica, sia alla nostra deontologia professionale”. Ricordando che “ancor prima degli ideali di libertà e di autonomia personale, esiste il rispetto della vita umana, che non può essere considerato come qualcosa da mantenere o modificare secondo le fasi della vita, o essere piegato a criteri utilitaristici ed economici”, Sofia Reimão ha auspicato che “il Portogallo si presenti e possa affermarsi come pioniere di tale inviolabile valore”.