Discriminazione

Germania: Monaco-Frisinga, parroco di origini congolesi annuncia le dimissioni per insulti razzisti e minacce di morte

Don Olivier Ndjimbi-Tshiende, 66 anni, origini congolesi, con abilitazione in filosofia e cittadinanza tedesca, ha annunciato le sue dimissioni da parroco di san Martino a Zorneding, paese di 8.500 abitanti nella Baviera meridionale (Germania), dopo i ripetuti insulti razzisti e le minacce di morte di cui è stato vittima dallo scorso autunno. Lo comunica ufficialmente oggi una nota dell’arcidiocesi di Monaco-Frisinga in cui è incardinato il parroco, che esprime “profondo dolore per questa decisione”, “condivisione e vicinanza” al sacerdote. Don Olivier era arrivato a Zoerneding nel 2012, dopo aver avuto altri incarichi pastorali in diocesi. “La situazione è diventata per lui molto pesante, sebbene egli guardi senza amarezza al tempo passato a Zorneding” si legge ancora nel comunicato, che precisa che il sacerdote “aveva stretto numerose amicizie ed era stato accolto bene dai fedeli”. Il “Süddeutsche Zeitung” riferisce che “non è chiaro chi stia dietro le tre minacce scritte che ora sono state deposte presso gli uffici di polizia”. Nella cittadina bavarese, sempre secondo il “Süddeutsche Zeitung”, da alcuni mesi si sono registrati numerosi “comportamenti di estremismo radicale, segnalati anche alle autorità pubbliche”. Sul sito della parrocchia, dove don Oliver ha dato l’annuncio delle sue dimissioni nella messa di ieri, si legge: “Siamo scioccati e rattristati per queste minacce” e si invita a firmare una petizione perché “il nostro parroco deve rimanere a Zorneding”.