Auguri
“Vorrei che le nostre case si riempissero del profumo di Gesù, che le nostre vite, le nostre famiglie e le nostre comunità odorassero di Vangelo”. È questo l’auspicio espresso dal vescovo di Ischia, monsignor Pietro Lagnese, in occasione della Pasqua. Nel messaggio inviato alla diocesi il presule commenta i gesti di Maria, la sorella di Lazzaro. Per “esprimere al Signore tutta la sua riconoscenza per la Sua presenza, per ciò che Gesù ha fatto e per ciò che sta per fare”, osserva mons. Lagnese, Maria “fa una cosa esagerata; una cosa che chi non ama non può capire e perciò ritiene spropositata”: “la unzione, con nardo purissimo, assai prezioso e in quantità smisurata: per acquistarlo erano necessari trecento denari; quasi la paga di un anno di lavoro”. “L’incontro con Lui – prosegue il vescovo di Ischia – ha acceso nel suo cuore l’amore! Ed ella, al pari di suo fratello, ora si sente davvero viva! Lazzaro è icona di ciò che Gesù è venuto a fare per noi: rimetterci in piedi, ridarci la Vita, risuscitarci”. Richiamando le parole dell’allora cardinale Ratzinger durante la Via Crucis del 2005, mons. Lagnese afferma che “quel profumo assai prezioso è figura di Gesù, Amore che si dona, che si spande e non si ferma e che profuma! Fino a profumare anche la nostra vita”. Da qui l’augurio del vescovo: “Vorrei che le nostre case profumassero di fede e di preghiera, che in esse si respirasse la gioia della fraternità, la festa del perdono e della misericordia, che odorassero di gratitudine, di compassione e tenerezza; e che quel profumo fosse contagioso per altri, per tanti, per tutti”.