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“Mario Apollonio non è stato soltanto il primo docente in Italia di Storia del teatro e fondatore nell’immediato dopoguerra della scuola superiore di Giornalismo e mezzi audiovisivi, ma deve essere considerato a tutti gli effetti il Marshall McLuhan italiano. Perché è stato uno dei primi a riflettere con lucidità sul valore culturale della televisione e dei mezzi di comunicazione di massa, lavorando attivamente per il loro sviluppo nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato il direttore dell’Alta Scuola in comunicazione e spettacolo (Almed) dell’Università Cattolica, Ruggero Eugeni, intervenendo questa mattina alla seconda giornata del convegno internazionale dal titolo “È la vita che vi afferra e vi trascina”. L’incontro, inaugurato dalla Cattolica per celebrare i 50 anni della rivista Comunicazioni sociali e dell’Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti sia dell’Ateneo milanese sia dall’estero, tra cui alcuni padri fondatori della Scuola, come il filosofo Virgilio Melchiorre che ne è stato direttore, e molti studiosi che sono stati allievi. “Grazie al contributo culturale di Apollonio, e ai suoi continui confronti con Agostino Gemelli – ha commentato Eugeni – è stato possibile avviare una riflessione sullo stato della cultura cattolica, promuovendo un’educazione dei mass media che non riguardava solo il pubblico, ma anche chi lavorava in radio e in televisione”.