Terrorismo

Attentati a Bruxelles: Di Natala (Esisc), “tutto lascia pensare ad un attacco terroristico coordinato”

“Ancora non ci sono notizie ufficiali però tutto lascia pensare a un attacco terroristico coordinato”. È il parere di Leandro Di Natala, analista dell’Esisc – il Centro europeo di studi sulla sicurezza con sede a Bruxelles. La tesi sarebbe sostenuta anche dal fatto che c’è stata un’esplosione nella metro tra Schuman and Maelbeek. “La cosa non stupisce – commenta Di Natala – visto che il Belgio da anni è un territorio fertile per il salafismo jihadista militante, per cui è probabile che possa essere la dimostrazione di forza da parte dello Stato islamico – anche se, ripeto, non c’è alcuna rivendicazione ufficiale al momento – in un posto in cui i terroristi, come ha dimostrato la vicenda di Salah Abdeslam, possono contare su un supporto logistico consistente”. Riguardo a una correlazione tra le esplosioni di oggi e l’arresto di Abdeslam, Di Natala dice: “Non c’è alcuna rivendicazione ufficiale, però la tempistica è quanto meno sospetta, per cui è possibile che ci sia una correlazione soprattutto per l’impatto mediatico dell’arresto che è stato propagandato come una grande vittoria e, quindi, da un punto di vista comunicativo è oggi il tempo perfetto per i terroristi per effettuare un attacco terroristico”.
“Questi ragazzi – prosegue l’esperto – sono stati reclutati dallo Stato islamico in Belgio. Sono cresciuti insieme e possono contare su reti informali molto forti. Abdeslam è stato nascosto da una famiglia di Molenbeek e si è nascosto per 4 mesi a Bruxelles. Questo ci deve far pensare molto”.
Ma poi Di Natala aggiunge: “Non si deve assolutamente colpevolizzare tutto l’Islam. È una branca minoritaria che si radicalizza soprattutto nelle carceri, attraverso percorsi per la maggior parte delinquenziali e attraverso reti informali che non passano nelle moschee. Però è un fenomeno che deve far aumentare le misure di sicurezza e prevedere piani di deradicalizzazione strutturati”.